È pacifico che gli incentivi per la ricerca e sviluppo concessi sotto forma di aiuti di Stato sono cumulabili con quelli nell’ambito del credito d’imposta a sostegno delle attività di ricerca e sviluppo.
Tuttavia, le imprese del Mezzogiorno (localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna) devono prestare attenzione al fatto che una parte degli aiuti spettanti, a norma del credito d’imposta, è essa stessa “aiuto di Stato”.
Per tali imprese, infatti, solo la quota di aiuto corrispondente alla percentuale del 20% (ordinariamente prevista per il territorio nazionale) non è considerata aiuto di stato. La parte eccedente (25% per le piccole aziende, 15% per le medie e 5% per le grandi) soggiace al controllo relativo al superamento dei limiti per gli aiuti di stato previsti dalla normativa UE.