Il MISE informa che è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto riportante le disposizioni per perseguire le finalità del Green and Innovation Deal, con una dotazione di 750 milioni di euro, di cui 600 Ml a tasso agevolato e 150 Ml a fondo perduto.
In sintesi si tratta di una misura agevolativa di sostegno per iniziative che contribuiscano alla transizione ecologica e circolare, aventi carattere innovativo, elevata sostenibilità e che tengano conto degli impatti sociali.
Soggetti beneficiari
Possono richiedere l’incentivo le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività:
- industriali,
- agroindustriali,
- artigiane,
- di servizi all’industria,
- centri di ricerca.
I progetti, che devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione, possono essere presentati anche in forma congiunta, fermo restando un importo progettuale a carico di ciascuna impresa partecipante di valore non inferiore a 3 milioni e non superiore a 40 milioni di euro.
Progetti ammissibili
Sono ammissibili progetti realizzati sul territorio nazionale, con una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi, a sostegno di programmi di innovazione sostenibile che prevedano attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e/o, limitatamente alle PMI, l’industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo, che siano coerenti con le finalità del Green and Innovation Deal con particolare riguardo agli obiettivi di:
- decarbonizzazione dell’economia;
- economia circolare;
- riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi;
- rigenerazione urbana;
- turismo sostenibile;
- adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
Le agevolazioni
- Finanziamento agevolato a valere sulle risorse del FRI, per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili non inferiore al 50% e, comunque, non superiore al 70%. La durata del finanziamento va da un minimo di 4 anni e un massimo di 15 anni.
- Contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:
- pari al 15% come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
- pari al 10% come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.
Spese ammissibili
Nel caso delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono ammissibili, nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 25 del Regolamento GBER, le spese afferenti:
- il personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
- gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
- i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del knowhow;
- le spese generali relative al progetto;
- i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Nel caso delle attività di industrializzazione sono ammissibili, nel rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 17 e 18 del Regolamento GBER, i costi sostenuti dalle PMI, strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti, relativi:
- all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali che riguardino macchinari, impianti e attrezzature, ivi compresi i programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni;
- all’acquisizione di immobilizzazioni immateriali relative a brevetti di nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, diritti di licenza di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, che devono essere ammortizzabili, utilizzate esclusivamente nelle unità produttive destinatarie delle agevolazioni, acquistate a condizioni i mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente, e devono figurare nell’attivo di bilancio dell’impresa per almeno tre anni;
- all’acquisizione di servizi di consulenza, prestati da consulenti esterni, di natura non continuativa o periodica e, comunque. diversi dai costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità.
Procedura di accesso
Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:
- a sportello, per i programmi di importo non inferiori a 3 Ml e non superiori a 10 Ml di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti (una quota pari al 60% delle risorse è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. Nell’ambito della predetta riserva, una sottoriserva, pari al 25% della stessa, è destinata alle micro e piccole imprese);
- negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.