Il nuovo patent box, introdotto dal Decreto Legge 146/2021, ha come obiettivo quello di incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo sulle attività immateriali come software, disegni, modelli e brevetti, attraverso una super deduzione del 110% dei relativi costi sostenuti dalle imprese. La recente circolare 5/E/2023 dell’Agenzia delle Entrate fornisce importanti chiarimenti sulle modalità di applicazione del nuovo regime, in particolare riguardo alla cumulabilità della super deduzione con il tax credit ricerca e sviluppo.
La circolare chiarisce che è possibile cumulare la nuova super deduzione con il tax credit ricerca e sviluppo previsto dalla legge 160/2019, ma occorre tener conto che la percentuale del credito d’imposta si applica alla base di calcolo al netto delle altre sovvenzioni o contributi ricevuti per le stesse spese ammissibili. In altre parole, l’importo valido per il credito di imposta deve essere rideterminato al netto dell’Ires e dell’Irap (non pagate) riferibili alla variazione in diminuzione derivante dalla maggiorazione del 110%. Questa rideterminazione è necessaria ogni volta che i costi ammissibili ai fini del credito d’imposta sono agevolati anche con la super deduzione del 110%. Ad esempio (per un’azienda situata nel nord Italia) se il costo comune è pari a 1.000, il credito di imposta R&S (20%) si calcolerà su (1.000 – 306,90) = 693,10 (dove 306,90 rappresenta il 27,9% – pari all’Ires e all’Irap – di 1.100 – che è la super deduzione).
La circolare 5/E/2023 fornisce anche indicazioni sui requisiti necessari per applicare il meccanismo premiale della super deduzione del 110% sul software. L’obbligo di registrazione del software presso la Siae, necessario per poter attuare il recapture (costi ammissibili fino ad 8 anni precedenti il riconoscimento della privativa), viene ribadito come garanzia dell’originalità e creatività, ma la circolare apre la possibilità di effettuare la registrazione anche presso altri enti o organismi pubblici, purché producano effetti equivalenti a quelli della Siae.
Infine, il provvedimento correttivo conferma la proroga di sei mesi per la predisposizione della documentazione anti sanzioni per il primo esercizio di applicazione del regime, dando alle imprese il tempo necessario per adeguarsi alle nuove normative.
In sintesi, la circolare 5/E/2023 fornisce importanti indicazioni sul nuovo patent box e sulla sua cumulabilità con il tax credit ricerca e sviluppo. Inoltre, la possibilità di registrare il software presso altri enti o organismi pubblici rappresenta un importante passo verso la semplificazione delle procedure per l’accesso alle agevolazioni. L’obiettivo è quello di incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo sulle attività immateriali, stimolando la competitività delle imprese e promuovendo l’innovazione tecnologica.